FSBA CHIEDE LE RISORSE FINANZIARIE AL MINISTERO: 109 MILIONI
Con questi soldi il Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato, unico soggetto abilitato a corrispondere gli ammortizzatori sociali nel Comparto cui sono obbligatoriamente iscritte e tenute al versamento le aziende con codice autorizzativo 7B, conta di pagare la cassa integrazione dei mesi di giugno, luglio ma anche dei mesi precedenti per le cui pratiche i dati sono stati caricati dai consulenti del lavoro o dai centri servizio fino a ieri. Infatti, come preannunciato e impostato, questa notte le macchine del sistema operativo hanno lavorato ed ecco il risultato in modo analitico: € 12.489.011,96 servono a completare il pagamento delle 12 settimane della Legge di stabilità, mentre € 96.464.503,09 milioni verranno impiegati per pagare le prestazioni (28 settimane da fruire entro la fine dell’anno) stabilite dal DL 41, il cosiddetto “decreto sostegni”.
Tutti questi elementi, proprio questa mattina, sono stati portati a conoscenza del Ministero del Lavoro cui compete ora trasferire materialmente le somme già assegnate a FSBA. L’attesa dell’effettivo accredito sui conti correnti del Fondo non dovrebbe essere lunga, tant’è che gli uffici centrali e quelli degli Enti regionali che, in taluni casi, collaborano alle operazioni di erogazione sono pienamente attivi e pronti a procedere con i pagamenti. Che avverranno, come di consueto, nell’arco di poche ore.
Se in questa occasione il Fondo trovasse che sono state perfezionate nella documentazione (o corrette nell’impostazione, come è stato consentito a consulenti e centri servizio entro la metà del mese di settembre) domande ancora in sospeso relative a periodi del 2020… si provvederà a liquidarle: FSBA ha ancora da parte qualche soldo, coda di precedenti conferimenti ministeriali, che proprio a questo fine possono essere impiegati.
Le lavoratrici ed i lavoratori che non dovessero ricevere, non appena i soldi saranno stati messi a disposizione del Fondo - ovviamente -, i pagamenti della cassa integrazione per periodi di sospensione nei mesi di giugno e luglio o coloro che ancora attendono corresponsioni riferite a mesi ancora precedenti (in alcuni casi, leggiamo o ci viene fatto presente, addirittura dell’anno passato) devono essere consapevoli che il tutto non è dovuto al sistema operativo o alle modalità di lavorazione delle pratiche da parte del Fondo stesso. Assai probabilmente, si tratta di una qualche difficoltà o ritardo nel caricamento di quei dati che sono indispensabili a FSBA per verificare il diritto, quantificare l’importo, mettere in pagamento la somma. Bisogna approfondire la problematica con l’azienda o con il consulente del lavoro/centro servizi, magari con il supporto del sindacato o del delegato di bacino.
IL MINISTERO HA CHIESTO IL FABBISOGNO, I CONSULENTI CARICHINO I DATI, FSBA FA I CONTI, PRESTO I SOLDI E RICOMINCIANO I PAGAMENTI DELLA CASSA INTEGRAZIONE
A breve le lavoratrici ed i lavoratori del Comparto Artigiano che attendono il pagamento della cassa integrazione per le sospensioni dal lavoro dei mesi scorsi dovrebbero veder perfezionato il loro buon diritto. Il Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato, FSBA, unico soggetto abilitato a corrispondere l’ammortizzatore sociale in questo settore economico, conta di provvedere al pagamento delle prestazioni per il mese di giugno (solo parzialmente coperto in precedenza) e per il mese di luglio, ma anche per i mesi antecedenti nell’arco di quest’anno per le tante posizioni i cui dati sono stati caricati solo nelle ultime settimane. Perché si possa passare al pagamento della prestazione, infatti, è necessario che i consulenti del lavoro, i centri servizio o le singole aziende abbiano inserito nello specifico sistema informatico del Fondo tutti i dati delle assenze effettive. Buona parte dei ritardi nei pagamenti lamentati dai potenziali beneficiari sono proprio dovuti ai tempi lunghi nella messa a disposizione di informazioni, tanto dettagliate quanto indispensabili.
C’è, ovviamente, un’altra condizione necessaria: che FSBA riceva le risorse economiche da parte del Ministero del Lavoro. Per la verità una buona dotazione finanziaria, per far fronte all’emergenza Covid e alla cassa integrazione connessa, è già stata destinata a questo Fondo, ma viene erogata a tranches, man mano che si verifica il fabbisogno.
Ed ecco la notizia: lunedì il Ministero del Lavoro ha chiesto a FSBA di fare un po’ di conti e quantificare la somma necessaria a pagare le pratiche complete e pronte per il pagamento. Il Fondo ha deciso di lasciare ancora alcuni giorni di tempo per il caricamento dei dati, il sistema verrà “fatto girare” nella notte di domenica in modo che lunedì mattina sia possibile documentare al Ministero stesso le necessità economico finanziarie. A quel punto solo qualche giorno di attesa, una trafila burocratica che dovrebbe essere più veloce di altre volte (perché le somme sono già destinate) e, appena i soldi saranno nella disponibilità del Fondo, nell’arco di poche ore verranno pagate le prestazioni a lavoratrici e lavoratori, direttamente a loro o per il tramite delle aziende, dal centro o con la collaborazione degli Enti bilaterali regionali (che, anch’essi, hanno già la macchina operativa “in caldo”).
I conteggi di questo fine settimana, però, avranno anche un’altra importanza: faranno capire come sta andando la fruizione della cassa integrazione nel comparto artigiano, il cosiddetto “tiraggio”, cioè quante imprese hanno ricominciato – certamente fra mille difficoltà – a lavorare, a produrre, a tenere in servizio i propri dipendenti. Se e come si comincia a vedere una luce in fondo al tunnel di questa epidemia che sempre più si avverte di come è stata, o come è, anche una crisi economica, produttiva, occupazionale.
Proprio sulla base di questi dati sarà possibile capire quanto necessita, con previsione in qualche modo attendibile, al Fondo degli artigiani fino alla fine dell’anno, dopo aver pagato le prime 12 settimane di cassa integrazione di quest’anno, cui se ne sono aggiunte altre 28 utilizzabili, per l’appunto, entro dicembre. Altra informazione chiesta dal Ministero del Lavoro a FSBA.
IL MINISTERO DEL LAVORO ATTESTA L’EQUILIBRIO FINANZIARIO DI FSBA
Al Ministero del Lavoro compete, in ottemperanza a quanto previsto dall'art. 35 del D.lgs. 14 settembre 2015, n. 148, e dal decreto interministeriale n. 95581 del 2016, esaminare il piano finanziario di attività 2020, redatto a consuntivo dal Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato. Questo è stato predisposto dagli uffici di FSBA con i Consulenti, esaminato dal Collegio dei Sindaci Revisori dei Conti, certificato da una Società specializzata, approvato - all’unanimità - dall'Assemblea di FSBA in data 28 giugno.
Il Ministero ha rilevato il saldo che, al netto delle prestazioni erogate, vede notevoli somme relative alla contribuzione correlata di competenza anno 2020 ma ancora da versare all’INPS.
Inoltre, sempre a parere del Ministero del Lavoro, emerge un patrimonio netto (Fondo comune) in attivo e il risultato del conto economico in pareggio. “Pertanto, alla luce dei dati indicati da FSBA, risulta attestato un sostanziale equilibrio finanziario del fondo e che l’ente non ha erogato prestazioni in carenza di disponibilità.”
Un riconoscimento importante e autorevole, per un’intensa e impegnativa attività del Fondo bilaterale, in un anno difficile (per le imprese, per lavoratrici e lavoratori, per l’intero mondo del lavoro, anche artigiano).
FSBA. ANNULLATE LE SENTENZE DEL TAR DEL LAZIO
Il Consiglio di Stato annulla le sentenze del TAR del Lazio che vennero raccontate, qualche mese fa, come il NON obbligo di contribuzione al Fondo di Solidarietà Bilaterale FSBA da parte delle aziende artigiane, che pure stavano e stanno ricevendo per i loro dipendenti la cassa integrazione per Covid.
Il Consiglio, peraltro in una composizione particolarmente autorevole, a cui si era rivolto il Fondo che eroga, in via esclusiva e per obbligo di legge, l’ammortizzatore sociale alle lavoratrici ed ai lavoratori del Comparto artigiano, ha dichiarato di non possedere come giudice amministrativo la giurisdizione per decidere sull’obbligo contributivo e ordina la riassunzione della controversia innanzi al Tribunale ordinario in funzione di giudice del lavoro, in considerazione del fatto che la materia è regolata da norme previdenziali (oltre che da norme di contratto collettivo, a cui la legge ha delegato tali funzioni costitutive di FSBA).
Quando, anche nelle procedure del Fondo, si parla di “obbligo di iscrizione” questo deve intendersi come un mero profilo burocratico del più importante obbligo di contribuzione a favore di FSBA ex l. 88/1989 e art. 27 d.lgs. 148/2015. Questo ha sempre sostenuto il Fondo degli Artigiani. Ed è questa la materia di cui si occuperà il Tribunale ordinario di Roma, in funzione di giudice del lavoro, che per fine novembre 2021 ha già programmata l'udienza.
Nel frattempo, le prime linee che sembrano definirsi attorno alla riforma degli ammortizzatori sociali su cui lavora il Ministro Orlando definirebbero in modo ancora più chiaro il potere di riscossione coattiva in capo a FSBA.
Con buona pace per coloro che hanno strombazzato le sentenze del TAR del Lazio del dicembre scorso come un “tutti hanno diritto agli ammortizzatori, nessuno ha l’obbligo di pagare il Fondo”, come se FSBA fosse un autobus su cui si sale e da cui si scende alla bisogna (e senza pagare nemmeno il biglietto!).