PER CHIUDERE L’ANNO PASSATO SERVONO ALTRI 48 MILIONI

FSBA ha fatto i conti, appena scaduto il termine per l’immissione nel sistema delle giornate di assenza realizzate a dicembre e nei mesi precedenti, ed ha presentato ieri la richiesta di conferimento delle somme che consentiranno di pagare la cassa integrazione. Servono altri 48 milioni ed ora si attende che i Ministeri del Lavoro e dell’Economia facciano partire la macchina per attribuire, prima, e conferire, poi, questi denari al Fondo degli Artigiani. Purtroppo i tempi non saranno brevi, stante le modalità della gestione finanziaria ministeriale nei primi mesi di ogni anno.

Più esattamente: occorrono 1.336.087,49 € per pagare (con tanto ritardo non certo imputabile al Fondo) le prestazioni che risalgono al primo semestre 2021 - D.L. 178/2020 -; altri 46.868.909,23 € per le prestazioni erogabili in base al D.L. 41/2021 e al D.L. 146/2021, che si distribuiscono fra marzo e dicembre. Il totale fa esattamente 48.204.996,72 €.

Per inciso: per la cassa integrazione sono stati richiesti al ministero quasi undici milioni per completare i pagamenti di novembre e per il mese di dicembre quasi trentatre milioni e mezzo. Segno, questo, che l’epidemia non l’abbiamo ancora alle spalle, con le sue implicazioni sul piano economico, produttivo e occupazionale. Per questo FSBA, anche con una lettera inviata dalla Presidenza ai Ministri, e le forze sociali del Comparto, con numerosi interventi nelle scorse settimane, richiedono con forza che sia assicurato l’intervento della CIG COVID anche per i primi mesi di quest’anno.


PRESTAZIONI DI SOSTEGNO AL REDDITO

Il Fondo di Solidarietà Bilaterale per l'Artigianato nei giorni scorsi ha scritto ai Ministri del Lavoro e dell'Economia sostenendo, al pari delle parti sociali del comparto, l'opportunità di un ulteriore periodo di Cassa Covid, non potendo certo dirsi conclusa la fase pandemica con le conseguenze sul piano economico-produttivo e occupazionale. Al momento il decreto sostegni ter esclude questa eventualità. La vicenda, tuttavia, non pare conclusa alla luce di numerosi emendamenti presentati che potrebbero ripristinare un finanziamento della Cassa Covid.

La legge di bilancio per il 2022 (l. 234/2021), infatti, riformando gli ammortizzatori sociali, impone modifiche dello Statuto e dei Regolamenti del Fondo.  Il Fondo sta avviando interlocuzioni istituzionali, anche alla luce dell'intento condiviso dalle parti istitutive di gestire domande che facciano riferimento al periodo che muove dal 1° gennaio 2022. Non si esclude che, nelle more della fase di revisione, si debba applicare eventualmente il regime di cui al Regolamento FSBA del 30 aprile 2019.

Per tali ragioni, il Fondo sino alla data del 30 marzo 2022 non potrà acquisire e istruire nuove domande.


SERVONO ALTRE SETTIMANE DI CASSA INTEGRAZIONE!

Il Fondo degli artigiani ha scritto questa mattina ai Ministri Orlando e Franco, per chiedere altre settimane di cassa integrazione.

“Il perdurare dell’emergenza pandemica e l’aumento dei contagi dovuti alle nuove varianti Covid sono fonte di preoccupazione per le conseguenze economiche e occupazionali. Ricordiamo che, proprio per salvaguardare gli equilibri del tessuto sociale e produttivo del nostro Paese, le Parti Sociali – anche quelle del nostro contesto – hanno più volte ribadito la necessità che venga prorogata la Cassa integrazione Covid scaduta a fine dello scorso anno.”

“Uniamo la voce del Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato alle richieste di attenzione già avanzate da molti perché, dall’osservatorio di chi finora ha gestito interventi a favore di 800.000 dipendenti e di 242.000 imprese artigiane, rileviamo come anche nel Comparto sussistano ancora forti difficoltà e criticità che possono mettere a repentaglio l’attività e la sopravvivenza delle aziende artigiane e il permanere di opportunità di lavoro per migliaia di lavoratrici e lavoratori. Per questo si ritiene urgente e necessario che il Governo, nel quadro degli interventi a sostegno dei settori e dei soggetti che maggiormente soffrono l’attuale situazione, proroghi gli ammortizzatori con causale Covid per almeno altre 13 settimane.”

“FSBA si è da sempre impegnato a dare risposte in materia di sostegno al reddito alle imprese e ai dipendenti del Comparto dell’artigianato ed è certo che il suo impegno continuerà anche in questa delicata fase, tanto più perché coincide con il periodo di messa a regime della riforma degli ammortizzatori sociali, da poco varata. Il Fondo, pertanto, è pronto a fornire tutto il supporto necessario per evitare che la crisi economica incida profondamente su questo settore produttivo così strategico per il nostro Paese, che merita attenzioni e tutele al pari di altri.”


UTILIZZATE TUTTE LE RISORSE PER NOVEMBRE, FSBA CHIEDE ULTERIORI SOMME AL MINISTERO

Questa mattina, come preannunciato, il Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato, unico soggetto deputato al pagamento della cassa integrazione per tutto questo Comparto, ha provveduto al pagamento dell’ammortizzatore sociale alle lavoratrici ed ai lavoratori sospesi dal lavoro, a causa del Covid, nel mese di novembre e nei mesi precedenti (per i quali le pratiche sono state completate con tutti i dati solo recentemente). Ha, inoltre, trasmesso le somme necessarie a simili pagamenti agli Enti Bilaterali Regionali che collaborano in questo adempimento provvedendo direttamente loro alle corresponsioni a favore di dipendenti/imprese.

È stata, così, integralmente utilizzata (tra pagamenti, trasferimenti e accantonamenti di importi per il versamento della contribuzione previdenziale correlata) la somma messa nelle disponibilità del Fondo da parte del Ministero del Lavoro: 34.607.546,23 euro. Peccato che questa non sia stata sufficiente all’erogazione della cassa integrazione per tutti i soggetti potenzialmente interessati; sarebbero serviti € 42.457.548,69. Mancano all’appello altri 8 milioni o giù di lì.

Al Fondo degli artigiani non si sono certi persi d’animo e, già quest’oggi, sono partite missive dirette a tutti i soggetti interessati (Ministero del Lavoro, ma anche Ragioneria dello Stato e Corte dei Conti) con cui si sollecita l’attribuzione prima e il conferimento poi delle somme necessarie. Ecco il dettaglio: € 7.850.002,46 per completare novembre e mesi precedenti ai sensi dei Decreti 41 e 146; € 1.315.372,52 per qualche pagamento residuo di cui al D.L. 178 (si tratta di cassa integrazione fruita all’inizio dell’anno passato).

Con l’occasione, FSBA ha stimato - e richiesto pertanto al Ministero - di aver bisogno di altri 49 milioni di euro per far fronte al pagamento della cassa integrazione per i periodi di sospensione di dicembre (e, anche qui c’è da giurarci, ci saranno code dei mesi antecedenti). Questa previsione tiene esclusivamente conto dell’andamento reale delle richieste e del fabbisogno di ottobre nel quadro dell’andamento complessivo della pandemia e delle difficoltà delle imprese artigiane a riprendere tutte e a pieno ritmo la produzione, con la tenuta dell’occupazione conseguente.

Per cui, il Fondo si aspetta di ricevere 9 più 49 milioni con una tempistica che, purtroppo, non sarà breve (diversi e articolati sono i passaggi amministrativi fra ministeri e soggetti deputati al controllo o alla materiale messa a disposizione delle somme).

Nel frattempo tutto il sistema artigiano (imprese e dipendenti, associazioni datoriali e organizzazioni sindacali) sta con il fiato sospeso in attesa delle decisioni del Governo in merito al prolungamento della Cassa Covid anche per i primi mesi di quest’anno: anche molti settori del comparto artigiano, infatti, registrano ancora difficoltà economiche, produttive, occupazionali. Un po’ di respiro, un sostegno concreto, una qualche prospettiva è attesa da imprese e lavoratrici/lavoratori.


QUELLO CHE STIAMO FACENDO

Il Fondo ha fatto i conteggi: per pagare la cassa integrazione per il mese di novembre e per i mesi precedenti, per i lavoratori/imprese che hanno avuto la pratica completata in ritardo, servono circa 44 milioni. Al momento ne abbiamo a disposizione 34, conferiti dai ministeri in anticipo salvo rendicontazione e documentazione di come saranno stati impiegati.

Il giorno 10 gennaio FSBA procederà al pagamento diretto delle prestazioni (è già tutto pronto) ed al conferimento agli enti bilaterali regionali, quelli che collaborano nella erogazione della prestazione, della quota proporzionale di loro spettanza perché possano fare altrettanto (anche costoro hanno le posizioni già pronte per essere liquidate). Si procederà con il criterio temporale: le pratiche completate prima, registreranno i primi pagamenti.
Ovviamente, in contemporanea, il fondo richiederà al ministero di poter disporre degli altri 10 milioni per chiudere le partite novembre e precedenti ed inoltre almeno una quarantina di altri milioni per poter procedere al pagamento della cassa integrazione di dicembre. Qui si dovrà avere prima l’attribuzione e poi la materiale messa a disposizione delle somme.

Nel frattempo, continuiamo ad occuparci della contribuzione correlata, cioè a versare all’Inps quanto ci viene richiesto per l’accredito della contribuzione collegata all’ammortizzatore sociale sui conti previdenziali delle lavoratrici e dei lavoratori: anche questa mattina abbiamo versato poco meno di 11 milioni, trasmettendo contemporaneamente all’Inps tutti i dati, in modo da consentire l’aggiornamento delle relative posizioni, che dovrebbe avvenire fra circa venti giorni.

Altre due partite importanti sono alla nostra attenzione: una soluzione per quanto riguarda le prestazioni di famiglia (i dipendenti che ricevono la cassa integrazione dal fondo degli artigiani sono restati praticamente gli unici a non ricevere l’assegno al nucleo familiare) e la vicenda collegata alla ingente somma messa a disposizione dal fondo fino dall’inizio della pandemia(si tratta di 260 milioni anticipati per i quali il fondo richiede la restituzione in modo da poter gestire con maggior serenità tutta la fase successiva alla chiusura dell’emergenza pandemica).

Ovviamente il fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato sta seguendo con grande attenzione il dibattito in corso tra le forze parlamentari (con molti interventi di sollecitazione da parte delle forze sociali, anche del nostro comparto) con il quale si sta valutando l’opportunità di continuare l’intervento straordinario di cassa integrazione con la motivazione covid anche per i primi mesi di questo 2022, dal momento che lo stato emergenziale, dal punto di vista sanitario, economico e occupazionale non è certo concluso. Va da sé che, qualora venissero assicurate ulteriori risorse economiche a questo titolo, il fondo è pronto e capace di utilizzarle a sostegno del reddito dei dipendenti del comparto e, in buona sostanza, a supporto delle imprese artigiane. Se questo non dovesse avvenire, sarà compito delle parti sociali del comparto decidere come, con che tempi, con quali caratteristiche e procedure ritornare alla ordinaria gestione della cassa integrazione da parte di FSBA.

Un inizio d’anno impegnativo, con FSBA e tutta la bilateralità artigiana schierata sul fronte dei diritti di dipendenti e imprese artigiane. E sia questo un augurio di un buon 2022 e l’auspicio che la difficile situazione ce la mettiamo presto alle spalle.