Lo sanno da tempo, i consulenti, i centri servizio, le stesse aziende artigiane: entro questa sera sono stati tutti invitati a caricare i dati delle assenze dal lavoro registrate nel mese di settembre, eventualmente recuperando anche la segnalazione dei dati dei mesi precedenti.
Questa notte le macchine del Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’Artigianato lavoreranno a pieno ritmo in modo che, nella giornata di domani, si possa sapere quanti soldi servono per pagare la cassa integrazione alle lavoratrici ed ai lavoratori dipendenti per settembre e i mesi precedenti. Così FSBA provvederà a rendicontare il tutto al Ministero del Lavoro, chiedendo le risorse già da tempo assegnate.
Se tutto andrà come pianificato e auspicato, queste disponibilità economiche saranno conferite e si potrà pagare il tutto a chi di competenza.
Questa tempistica è stata cadenzata per poter erogare rapidamente l’ammortizzatore sociale direttamente ai dipendenti ed alle aziende (rendendo possibile l’inserimento nelle buste paga di prossima elaborazione).
Incrociamo le dita.
Ma sarà possibile, agendo in questo modo, anche valutare “il tiraggio”, cioè l’utilizzo della cassa integrazione da parte delle aziende artigiane, perché molte non sono ancora ripartite con la produzione, e capire meglio come “la ripresa economica” sta coinvolgendo questo comparto produttivo.
E, presto, si potrà procedere con le nuove 13 settimane di cassa integrazione messe a disposizione dal recente decreto fiscale, dove questa specifica previsione è stata infilata: partono dall’inizio di ottobre per le aziende che hanno terminato l’utilizzo della precedente dotazione, serviranno fino alla fine dell’anno, inibiranno – per le imprese che ne vorranno fruire – i licenziamenti di dipendenti, verranno aggiornate le modalità di utilizzo.