E QUEST’OGGI…PAGAMENTI DELLA CASSA INTEGRAZIONE ORDINARIA DI MARZO

Ieri, mercoledì 27, il Fondo FSBA ha corrisposto la cassa integrazione Covid19 dei mesi di dicembre, novembre e precedenti (ed ha inviato agli Enti Bilaterali Regionali che procedono direttamente le risorse affinché facciano altrettanto al più presto).

Oggi, giovedì 28, è la volta della cassa integrazione ordinaria che lavoratrici e lavoratori hanno diritto ad avere per le giornate di sospensione realizzate a marzo (con un recupero anche di qualche coda riferita ai mesi di gennaio e febbraio, le cui pratiche sono state perfezionate successivamente all’ondata precedente dei pagamenti). Già questa mattina l’Istituto bancario di cui il Fondo si avvale sta ricevendo gli ordini di pagamento: per tutta Italia (solo nel Veneto procedono localmente), a favore dei dipendenti o tramite le imprese artigiane, in base ad accordi locali.

Come si vede, il Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato, quando procede per conto proprio e utilizzando le risorse economiche che derivano dai versamenti delle imprese artigiane, tenute per legge a contribuire, ha ben altra velocità rispetto ai lunghi tempi di attesa delle risorse finanziarie pubbliche che i ministeri hanno fornito.

Ma tant’è, nell’arco di pochi giorni: la partita Covid19 va in chiusura (resta appesa solo la questione contribuzione correlata e, probabilmente, qualche situazione particolare riferita a singole posizioni che presentano problemi specifici), mentre la gestione ordinaria entra a pieno regime, con regolare cadenza degli adempimenti e erogazione costante e ripetuta delle prestazioni spettanti.


COME PROMESSO…PARTITI I BONIFICI

Questa mattina sono arrivati sul conto corrente del Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’Artigianato, i 54 milioni a suo tempo richiesti, necessari per il pagamento della cassa integrazione COVID per i mesi di dicembre, novembre e, in alcuni casi, anche antecedenti.

Al Fondo nazionale era già tutto predisposto, tant’è che questa mattina sono già stati inviati i bonifici.

Più esattamente: € 19.505.599,95 è l’importo inviato a lavoratrici e lavoratori nelle regioni Calabria, Lombardia, Molise, Sicilia, oppure alle aziende dalle quali sono dipendenti nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Provincia autonoma di Bolzano, Liguria, Puglia, Sardegna, Toscana, Provincia autonoma di Trento, Umbria.

Contemporaneamente sono stati inviati € 15.210.549,47 agli Enti bilaterali delle regioni Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Piemonte, Valle d’Aosta e Veneto, che direttamente procederanno ai similari pagamenti nelle loro realtà.

Una cospicua cifra è stata invece accantonata per poter procedere al versamento all’INPS e all’accredito dei contributi previdenziali correlati alla prestazione di ammortizzatore sociale.

Dovrebbe così concludersi, per alcuni immediatamente e per altri nell’arco di pochi giorni, la vicenda dei periodi di sospensione a causa della pandemia nell’arco degli ultimi due anni, a fronte dei quali lavoratrici e lavoratori hanno avuto diritto all’ammortizzatore sociale.

Se poi qualche situazione non dovesse ancora essere perfezionata è opportuno che il dipendente si rivolga alla ditta o al consulente del lavoro o centro servizi di cui la stessa si avvale, per verificare la completezza della domanda a suo tempo inoltrata, la corretta esposizione dei giorni di sospensione o eventuali disguidi nella segnalazione dell’IBAN.

Ciò non di meno gli Enti Bilaterali Regionali e lo stesso Fondo Nazionale si rendono disponibili ad esaminare situazioni che presentano complessità o anomalie.


SONO IN ARRIVO I SOLDI PER LA CASSA INTEGRAZIONE COVID

Fra poche ore sul conto corrente bancario del Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato dovrebbero essere accreditate le risorse finanziarie per l’erogazione della Cassa integrazione Covid. Così è stato assicurato.

Si tratta di circa 54 milioni di euro, utilizzando i quali FSBA procederà a pagare l’ammortizzatore sociale per le giornate di sospensione realizzate dai dipendenti nei mesi di dicembre, di novembre e, per alcuni casi, anche nei mesi precedenti.

Questa operazione, grazie alla collaborazione di tutto il sistema regionale della Bilateralità artigiana, sarà compiuta nell’arco della giornata di domani, massimo giovedì.  

Le lavoratrici ed i lavoratori dipendenti del Comparto artigiano hanno atteso mesi e mesi per vedere realizzati i loro diritti; tempi di attesa lunghi, troppo lunghi, determinati dagli adempimenti amministrativi e burocratici. Il Fondo e le parti Sociali costituenti (Confartigianato, CNA, Casartigiani e CLAAI, sul versante datoriale, e CGIL, CISL e UIL sulla sponda sindacale) non hanno smesso di sollecitare i Ministri, gli Uffici preposti, tutti i diversi soggetti che hanno parte in questa trafila.

Si chiude così, e speriamo in modo definitivo, una lunga pagina di impegno di FSBA per gestire al meglio, con velocità e trasparenza, le risorse pubbliche destinate al sostegno dei redditi dei dipendenti alle prese con le difficoltà produttive collegate alla pandemia: più di 800.000 lavoratrici e lavoratori tutelati, 242.000 imprese sostenute, 3,5 miliardi di euro utilizzati. C’è ora da seguire la coda dell’accredito presso l’INPS della contribuzione previdenziale, per la quale operazione al Fondo hanno accantonato centinaia di milioni di euro.

Nel frattempo, sono stati effettuati i pagamenti della cassa integrazione ordinaria per le giornate di sospensione dal lavoro nei mesi di gennaio e febbraio di quest’anno (chi non ha ancora ricevuto nulla deve attendere che il Fondo verifichi - sulla base di dati di provenienza Inps – la regolarità contributiva dell’impresa). A breve si cominceranno i pagamenti anche per il mese di marzo (i conteggi sono rimandati solo di qualche giorno, perché si dà priorità all’altra operazione). I tempi, quando le risorse utilizzate sono quelle proprie del Fondo raccolte da parte delle imprese artigiane - che sono tenute per legge a queste contribuzioni – sono ben più veloci.

FSBA si caratterizza, anche così, come uno dei soggetti protagonisti di questa forma di protezione sociale, funzione tanto più rilevante - e particolare nel suo genere essendo questa l’unica forma di ammortizzatore sociale per tutto il Comparto artigiano - in quanto sancita e ribadita dalla recente riforma della cassa integrazione (il Fondo, peraltro, è impegnato nell’adeguamento del proprio regolamento per recepirne le novità e allargare le proprie funzioni di welfare).  


COME PROMESSO: NUOVA ONDATA DI PAGAMENTI DELLA CASSA INTEGRAZIONE ORDINARIA

Le macchine del Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’Artigianato hanno lavorato i dati, gli Enti Bilaterali Regionali hanno inserito i pagamenti per tutte le pratiche complete di accordo sindacale, accertata regolarità contributiva, inserimento delle giornate di sospensione e, questa mattina, FSBA ha provveduto a pagare ulteriori periodi di cassa integrazione ordinaria. Direttamente alle lavoratrici ed ai lavoratori o, in alcune realtà regionali, attraverso le aziende, è stata corrisposta la somma di Euro 936.062,16, oltre all’accantonamento degli importi destinati alla contribuzione correlata.

Considerata anche la somma già inviata il 5 di questo mese, il Fondo ha erogato prestazioni per l’importo complessivo di Euro 4.044.557,18, comprensivo di correlata (a tutto questo va aggiunto il Veneto, dove agisce direttamente la bilateralità regionale).

Hanno così ricevuto prestazioni di ammortizzatore sociale ordinario 4.314 lavoratrici e lavoratori, dipendenti da 1.433 imprese artigiane.

Altre pratiche sono, invece, in questo momento sospese per verifica degli accordi sindacali o per la non perfezionata regolarità contributiva da parte delle aziende.

Per quanto riguarda le prestazioni per COVID (riferite ai mesi di dicembre, novembre e in alcuni casi anche per i mesi precedenti) il Fondo è ancora in attesa di ricevere la dotazione finanziaria da parte dei Ministeri, pur intervenendo in continuazione FSBA per sollecitare il completamento dell’iter amministrativo-burocratico.


PRIMA DI PASQUA… ALTRE EROGAZIONI DI CASSA INTEGRAZIONE DA FSBA

Ora che per i pagamenti può utilizzare le risorse proprie messe da parte e versate mese dopo mese dalle aziende artigiane (che sono tenute per legge a contribuire a questo fondo) FSBA accelera.
Già questa notte le procedure operative gireranno, in modo da poter sapere nella mattinata di domani quante sono le richieste di ammortizzatore sociale caricate e con tutti i dati completi; dopodiché fra martedì e mercoledì gli enti bilaterali regionali sono impegnati ad inserire i mandati di pagamento; per giovedì in giornata il fondo conta, pertanto, di riuscire ad effettuare l’erogazione delle prestazioni. Si tratterà della cassa integrazione per i periodi di sospensione di gennaio e febbraio di quest’anno. Un primo blocco è stato già pagato la scorsa settimana.
Sì è invece ancora in attesa di ricevere dai ministeri le risorse pubbliche per il pagamento della cassa integrazione covid per i mesi di dicembre, novembre e in alcuni casi anche per i mesi precedenti. I diversi percorsi burocratici, come si vede, sono un po’ lunghi e tortuosi e il tutto va a rilento. Ciò non di meno il fondo è pronto ad effettuare anche questi pagamenti non appena le somme necessarie (circa 54 milioni) saranno sui propri conti bancari. Sembra che non manchi molto, ma la certezza dei tempi di pagamento - di queste prestazioni COVID - non c’è ancora, pur intervenendo a più riprese FSBA per sollecitare il completamento di questa operazione.


RIPRENDONO I PAGAMENTI DELLA CASSA INTEGRAZIONE, MA È QUELLA ORDINARIA

Tutto come preannunciato: riaperte le procedure di presentazione delle richieste di cassa integrazione ordinaria da parte di FSBA (seppur con le vecchie regole, quelle che verranno adeguate alla riforma degli ammortizzatori sociali), caricate le domande da parte delle imprese artigiane o dai loro consulenti e sottoscritti gli accordi sindacali, lavorato il tutto da parte degli Enti Bilaterali regionali. Se anche le giornate di sospensione dal lavoro nel corso dei mesi di gennaio e febbraio sono nel sistema, il Fondo ha visionato il tutto e, questa mattina… sono stati fatti i primi pagamenti. È il giorno 5 del mese e, anche per coloro cui la cassa integrazione viene pagata tramite l’azienda, già nella prossima busta paga sarà possibile incassare il dovuto. Altrettanto per le lavoratrici ed i lavoratori che riscuotono direttamente da FSBA (solo nel Veneto, anche questa volta, sarà l’Ente regionale a pagare materialmente).

In totale sono stati bonificati ben 1.756.685,43 € (più Veneto, per l’appunto).

Siccome, nel frattempo, altre domande vengono aperte o perfezionate, man mano, il Fondo non esclude, a breve, di fare un’ulteriore valutazione e altri pagamenti senza attendere i primi giorni di maggio. È così che si può fare, è così che si fa!, quando i soldi per poter procedere sono in cassa, pronti all’uso senza dover attendere i tempi - sempre troppo lunghi - per avere le risorse finanziarie di origine pubblica, come è stato in epoca Covid.

La cassa integrazione covid, ecco il problema. FSBA aveva già fatto i conti di quanto necessario per pagare i giorni di sospensione di dicembre, di novembre e, in alcuni casi, dei mesi precedenti. 48 milioni servivano e per tempo sono stati chiesti ai Ministeri. La procedura amministrativa/burocratica è stata avviata, procede, ma ancora non è giunta al termine. Anche qui, nel frattempo, entro la fine del mese di marzo, altre situazioni si sono perfezionate e FSBA sta provvedendo a integrare la richiesta. Ora di milioni ne servono, in totale per far fronte alla coda di pagamenti collegati all’ammortizzatore Covid, 54. Pare proprio che, quando arriveranno, arriveranno tutti assieme, i 54 milioni, e si potrà così chiudere, quasi - salvo ulteriori situazioni ritardatarie che verranno esaminate caso per caso -, questa pagina impegnativa di presenza e di protagonismo del Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’Artigianato al fianco di dipendenti e imprese nel corso dei mesi caratterizzati dalla pandemia.

Non che i problemi siano finiti: l’obbiettivo resta farsi restituire i 260 milioni anticipati dai fondi propri all’inizio della pandemia, ci sono ancor da gestire migliaia di posizioni previdenziali con la contribuzione correlata (FSBA ha in cassa centinaia di migliaia di euro, in attesa che l’INPS si faccia vivo), occorre risolvere la controversia sugli assegni familiari degli anni passati, c’è l’impegno a gestire con velocità le pratiche di richiesta dell’ammortizzatore e, contemporaneamente, monitorare l’utilizzo dello strumento in equilibrio con le disponibilità finanziarie, si agisce per gestire quel poco di contenzioso giudiziario su cui alcuni insistono, si punta a tenere nel sistema le tante imprese che qui si sono rivolte per la cassa covid ma che nel tempo avevano evaso il preciso obbligo di contribuzione. Si discute su come rendere coerenti le regole del fondo con la riforma degli ammortizzatori. È necessario affiancare imprese e dipendenti in questa fase economica, produttiva e occupazionale non certo facile a causa anche della guerra e degli eventi connessi (dal costo dell’energia alla chiusura dei mercati, dal reperimento dei materiali alla transizione ecologica e digitale). E, su ognuno di questi fronti, sono impegnati volta per volta: gli Enti Bilaterali regionali, la struttura tecnica e amministrativa di FSBA, le stesse Parti Sociali costitutive del Fondo, ognuna per quanto le è proprio e in modo raccordato per le partite di interesse comune a partire dalla bilateralità in tutte le sue declinazioni.  

Ma la buona stagione sta arrivando, e non solo dal punto di vista climatico: le risorse dal mondo del lavoro affluiscono, le prestazioni ordinarie vengono corrisposte, presto arriveranno anche quelle per covid e si pagherà - seppure in grande ritardo - il dovuto a chi di diritto, la bilateralità nel suo complesso tiene in ogni sua declinazione, si rinnovano i tanti contratti di lavoro per i diversi settori del Comparto artigiano.     


PER CHIUDERE L’ANNO PASSATO SERVONO ALTRI 48 MILIONI

FSBA ha fatto i conti, appena scaduto il termine per l’immissione nel sistema delle giornate di assenza realizzate a dicembre e nei mesi precedenti, ed ha presentato ieri la richiesta di conferimento delle somme che consentiranno di pagare la cassa integrazione. Servono altri 48 milioni ed ora si attende che i Ministeri del Lavoro e dell’Economia facciano partire la macchina per attribuire, prima, e conferire, poi, questi denari al Fondo degli Artigiani. Purtroppo i tempi non saranno brevi, stante le modalità della gestione finanziaria ministeriale nei primi mesi di ogni anno.

Più esattamente: occorrono 1.336.087,49 € per pagare (con tanto ritardo non certo imputabile al Fondo) le prestazioni che risalgono al primo semestre 2021 - D.L. 178/2020 -; altri 46.868.909,23 € per le prestazioni erogabili in base al D.L. 41/2021 e al D.L. 146/2021, che si distribuiscono fra marzo e dicembre. Il totale fa esattamente 48.204.996,72 €.

Per inciso: per la cassa integrazione sono stati richiesti al ministero quasi undici milioni per completare i pagamenti di novembre e per il mese di dicembre quasi trentatre milioni e mezzo. Segno, questo, che l’epidemia non l’abbiamo ancora alle spalle, con le sue implicazioni sul piano economico, produttivo e occupazionale. Per questo FSBA, anche con una lettera inviata dalla Presidenza ai Ministri, e le forze sociali del Comparto, con numerosi interventi nelle scorse settimane, richiedono con forza che sia assicurato l’intervento della CIG COVID anche per i primi mesi di quest’anno.


SERVONO ALTRE SETTIMANE DI CASSA INTEGRAZIONE!

Il Fondo degli artigiani ha scritto questa mattina ai Ministri Orlando e Franco, per chiedere altre settimane di cassa integrazione.

“Il perdurare dell’emergenza pandemica e l’aumento dei contagi dovuti alle nuove varianti Covid sono fonte di preoccupazione per le conseguenze economiche e occupazionali. Ricordiamo che, proprio per salvaguardare gli equilibri del tessuto sociale e produttivo del nostro Paese, le Parti Sociali – anche quelle del nostro contesto – hanno più volte ribadito la necessità che venga prorogata la Cassa integrazione Covid scaduta a fine dello scorso anno.”

“Uniamo la voce del Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato alle richieste di attenzione già avanzate da molti perché, dall’osservatorio di chi finora ha gestito interventi a favore di 800.000 dipendenti e di 242.000 imprese artigiane, rileviamo come anche nel Comparto sussistano ancora forti difficoltà e criticità che possono mettere a repentaglio l’attività e la sopravvivenza delle aziende artigiane e il permanere di opportunità di lavoro per migliaia di lavoratrici e lavoratori. Per questo si ritiene urgente e necessario che il Governo, nel quadro degli interventi a sostegno dei settori e dei soggetti che maggiormente soffrono l’attuale situazione, proroghi gli ammortizzatori con causale Covid per almeno altre 13 settimane.”

“FSBA si è da sempre impegnato a dare risposte in materia di sostegno al reddito alle imprese e ai dipendenti del Comparto dell’artigianato ed è certo che il suo impegno continuerà anche in questa delicata fase, tanto più perché coincide con il periodo di messa a regime della riforma degli ammortizzatori sociali, da poco varata. Il Fondo, pertanto, è pronto a fornire tutto il supporto necessario per evitare che la crisi economica incida profondamente su questo settore produttivo così strategico per il nostro Paese, che merita attenzioni e tutele al pari di altri.”


UTILIZZATE TUTTE LE RISORSE PER NOVEMBRE, FSBA CHIEDE ULTERIORI SOMME AL MINISTERO

Questa mattina, come preannunciato, il Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato, unico soggetto deputato al pagamento della cassa integrazione per tutto questo Comparto, ha provveduto al pagamento dell’ammortizzatore sociale alle lavoratrici ed ai lavoratori sospesi dal lavoro, a causa del Covid, nel mese di novembre e nei mesi precedenti (per i quali le pratiche sono state completate con tutti i dati solo recentemente). Ha, inoltre, trasmesso le somme necessarie a simili pagamenti agli Enti Bilaterali Regionali che collaborano in questo adempimento provvedendo direttamente loro alle corresponsioni a favore di dipendenti/imprese.

È stata, così, integralmente utilizzata (tra pagamenti, trasferimenti e accantonamenti di importi per il versamento della contribuzione previdenziale correlata) la somma messa nelle disponibilità del Fondo da parte del Ministero del Lavoro: 34.607.546,23 euro. Peccato che questa non sia stata sufficiente all’erogazione della cassa integrazione per tutti i soggetti potenzialmente interessati; sarebbero serviti € 42.457.548,69. Mancano all’appello altri 8 milioni o giù di lì.

Al Fondo degli artigiani non si sono certi persi d’animo e, già quest’oggi, sono partite missive dirette a tutti i soggetti interessati (Ministero del Lavoro, ma anche Ragioneria dello Stato e Corte dei Conti) con cui si sollecita l’attribuzione prima e il conferimento poi delle somme necessarie. Ecco il dettaglio: € 7.850.002,46 per completare novembre e mesi precedenti ai sensi dei Decreti 41 e 146; € 1.315.372,52 per qualche pagamento residuo di cui al D.L. 178 (si tratta di cassa integrazione fruita all’inizio dell’anno passato).

Con l’occasione, FSBA ha stimato - e richiesto pertanto al Ministero - di aver bisogno di altri 49 milioni di euro per far fronte al pagamento della cassa integrazione per i periodi di sospensione di dicembre (e, anche qui c’è da giurarci, ci saranno code dei mesi antecedenti). Questa previsione tiene esclusivamente conto dell’andamento reale delle richieste e del fabbisogno di ottobre nel quadro dell’andamento complessivo della pandemia e delle difficoltà delle imprese artigiane a riprendere tutte e a pieno ritmo la produzione, con la tenuta dell’occupazione conseguente.

Per cui, il Fondo si aspetta di ricevere 9 più 49 milioni con una tempistica che, purtroppo, non sarà breve (diversi e articolati sono i passaggi amministrativi fra ministeri e soggetti deputati al controllo o alla materiale messa a disposizione delle somme).

Nel frattempo tutto il sistema artigiano (imprese e dipendenti, associazioni datoriali e organizzazioni sindacali) sta con il fiato sospeso in attesa delle decisioni del Governo in merito al prolungamento della Cassa Covid anche per i primi mesi di quest’anno: anche molti settori del comparto artigiano, infatti, registrano ancora difficoltà economiche, produttive, occupazionali. Un po’ di respiro, un sostegno concreto, una qualche prospettiva è attesa da imprese e lavoratrici/lavoratori.


QUELLO CHE STIAMO FACENDO

Il Fondo ha fatto i conteggi: per pagare la cassa integrazione per il mese di novembre e per i mesi precedenti, per i lavoratori/imprese che hanno avuto la pratica completata in ritardo, servono circa 44 milioni. Al momento ne abbiamo a disposizione 34, conferiti dai ministeri in anticipo salvo rendicontazione e documentazione di come saranno stati impiegati.

Il giorno 10 gennaio FSBA procederà al pagamento diretto delle prestazioni (è già tutto pronto) ed al conferimento agli enti bilaterali regionali, quelli che collaborano nella erogazione della prestazione, della quota proporzionale di loro spettanza perché possano fare altrettanto (anche costoro hanno le posizioni già pronte per essere liquidate). Si procederà con il criterio temporale: le pratiche completate prima, registreranno i primi pagamenti.
Ovviamente, in contemporanea, il fondo richiederà al ministero di poter disporre degli altri 10 milioni per chiudere le partite novembre e precedenti ed inoltre almeno una quarantina di altri milioni per poter procedere al pagamento della cassa integrazione di dicembre. Qui si dovrà avere prima l’attribuzione e poi la materiale messa a disposizione delle somme.

Nel frattempo, continuiamo ad occuparci della contribuzione correlata, cioè a versare all’Inps quanto ci viene richiesto per l’accredito della contribuzione collegata all’ammortizzatore sociale sui conti previdenziali delle lavoratrici e dei lavoratori: anche questa mattina abbiamo versato poco meno di 11 milioni, trasmettendo contemporaneamente all’Inps tutti i dati, in modo da consentire l’aggiornamento delle relative posizioni, che dovrebbe avvenire fra circa venti giorni.

Altre due partite importanti sono alla nostra attenzione: una soluzione per quanto riguarda le prestazioni di famiglia (i dipendenti che ricevono la cassa integrazione dal fondo degli artigiani sono restati praticamente gli unici a non ricevere l’assegno al nucleo familiare) e la vicenda collegata alla ingente somma messa a disposizione dal fondo fino dall’inizio della pandemia(si tratta di 260 milioni anticipati per i quali il fondo richiede la restituzione in modo da poter gestire con maggior serenità tutta la fase successiva alla chiusura dell’emergenza pandemica).

Ovviamente il fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato sta seguendo con grande attenzione il dibattito in corso tra le forze parlamentari (con molti interventi di sollecitazione da parte delle forze sociali, anche del nostro comparto) con il quale si sta valutando l’opportunità di continuare l’intervento straordinario di cassa integrazione con la motivazione covid anche per i primi mesi di questo 2022, dal momento che lo stato emergenziale, dal punto di vista sanitario, economico e occupazionale non è certo concluso. Va da sé che, qualora venissero assicurate ulteriori risorse economiche a questo titolo, il fondo è pronto e capace di utilizzarle a sostegno del reddito dei dipendenti del comparto e, in buona sostanza, a supporto delle imprese artigiane. Se questo non dovesse avvenire, sarà compito delle parti sociali del comparto decidere come, con che tempi, con quali caratteristiche e procedure ritornare alla ordinaria gestione della cassa integrazione da parte di FSBA.

Un inizio d’anno impegnativo, con FSBA e tutta la bilateralità artigiana schierata sul fronte dei diritti di dipendenti e imprese artigiane. E sia questo un augurio di un buon 2022 e l’auspicio che la difficile situazione ce la mettiamo presto alle spalle.