EROGAZIONE PRESTAZIONI COVID19

Questa mattina sono state accreditate al Fondo le risorse per pagare le prestazioni COVID19.

FSBA ha già trasferito agli Enti bilaterali regionali le risorse di competenza ed ha iniziato i pagamenti diretti ad imprese e lavoratori.

Grazie alla fattiva collaborazione con i Ministeri del Lavoro e dell’Economia, i tempi per la gestione delle prestazioni si sono notevolmente ridotti e lo saranno anche per le erogazioni future.


FIRMATO IL DECRETO DI CONFERIMENTO. A BREVE I PAGAMENTI

Notizia dell’ultima ora, macché ora: minuto!

Firmato, dal Dirigente del Ministero del Lavoro e dal Ragioniere centrale dello Stato, il decreto di conferimento a FSBA dei 109 milioni, documentati qualche giorno fa come la somma necessaria per pagare la cassa integrazione a tutte le lavoratrici e i lavoratori la cui domanda di ammortizzatore sociale è stata completata con i dati delle assenze nel corso dei mesi passati.

Sarà così possibile, non appena la Banca d’Italia verserà i soldi sul conto corrente del Fondo, erogare la cassa integrazione per i mesi di giugno e luglio, ma anche per i mesi antecedenti di quest’anno.

Nella sede a Roma del Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’Artigianato è tutto pronto e sono disposti a fare le ore piccole per utilizzare al più presto tutte le risorse che verranno messe a disposizione. In alcune regioni, altrettanto faranno gli Enti Bilaterali che erogano direttamente la prestazione.

Nel frattempo: i consulenti del lavoro e i centri servizio hanno tempo fino a metà mese per correggere, integrare o integrare le domande di prestazione del 2020; altrettanto, vanno caricati al più presto i dati ancora mancanti in molte domande per periodi del 2021: solo così il Fondo è in grado di pagare il dovuto ai dipendenti del Comparto artigiano che aspettano da mesi; i lavoratori in attesa di competenze lontane nel tempo non esitino a verificare lo stato delle loro pratiche, per l’appunto, con le aziende o i consulenti delle stesse facendosi affiancare dal delegato di bacino o dal sindacato. E ancora: poche settimane sono restate per la dichiarazione dei redditi, adempimento obbligatorio per chi nell’anno passato ha avuto un po’ di retribuzioni da lavoro e un po’ di cassa integrazione; i Caf hanno gli strumenti per scaricare direttamente la Certificazione Unica di FSBA, ma gli stessi interessati possono farlo nel sistema gestionale del Fondo.

Ma ora dobbiamo stare sul tema del giorno: l’arrivo dei finanziamenti ed il pagamento delle prestazioni. Qualcosa si è mosso.

Seguiranno aggiornamenti.


FSBA CHIEDE LE RISORSE FINANZIARIE AL MINISTERO: 109 MILIONI

Con questi soldi il Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato, unico soggetto abilitato a corrispondere gli ammortizzatori sociali nel Comparto cui sono obbligatoriamente iscritte e tenute al versamento le aziende con codice autorizzativo 7B, conta di pagare la cassa integrazione dei mesi di giugno, luglio ma anche dei mesi precedenti per le cui pratiche i dati sono stati caricati dai consulenti del lavoro o dai centri servizio fino a ieri. Infatti, come preannunciato e impostato, questa notte le macchine del sistema operativo hanno lavorato ed ecco il risultato in modo analitico: € 12.489.011,96 servono a completare il pagamento delle 12 settimane della Legge di stabilità, mentre € 96.464.503,09 milioni verranno impiegati per pagare le prestazioni (28 settimane da fruire entro la fine dell’anno) stabilite dal DL 41, il cosiddetto “decreto sostegni”.

Tutti questi elementi, proprio questa mattina, sono stati portati a conoscenza del Ministero del Lavoro cui compete ora trasferire materialmente le somme già assegnate a FSBA. L’attesa dell’effettivo accredito sui conti correnti del Fondo non dovrebbe essere lunga, tant’è che gli uffici centrali e quelli degli Enti regionali che, in taluni casi, collaborano alle operazioni di erogazione sono pienamente attivi e pronti a procedere con i pagamenti. Che avverranno, come di consueto, nell’arco di poche ore.

Se in questa occasione il Fondo trovasse che sono state perfezionate nella documentazione (o corrette nell’impostazione, come è stato consentito a consulenti e centri servizio entro la metà del mese di settembre) domande ancora in sospeso relative a periodi del 2020… si provvederà a liquidarle: FSBA ha ancora da parte qualche soldo, coda di precedenti conferimenti ministeriali, che proprio a questo fine possono essere impiegati.

Le lavoratrici ed i lavoratori che non dovessero ricevere, non appena i soldi saranno stati messi a disposizione del Fondo - ovviamente -, i pagamenti della cassa integrazione per periodi di sospensione nei mesi di giugno e luglio o coloro che ancora attendono corresponsioni riferite a mesi ancora precedenti (in alcuni casi, leggiamo o ci viene fatto presente, addirittura dell’anno passato) devono essere consapevoli che il tutto non è dovuto al sistema operativo o alle modalità di lavorazione delle pratiche da parte del Fondo stesso.  Assai probabilmente, si tratta di una qualche difficoltà o ritardo nel caricamento di quei dati che sono indispensabili a FSBA per verificare il diritto, quantificare l’importo, mettere in pagamento la somma. Bisogna approfondire la problematica con l’azienda o con il consulente del lavoro/centro servizi, magari con il supporto del sindacato o del delegato di bacino.


IL MINISTERO HA CHIESTO IL FABBISOGNO, I CONSULENTI CARICHINO I DATI, FSBA FA I CONTI, PRESTO I SOLDI E RICOMINCIANO I PAGAMENTI DELLA CASSA INTEGRAZIONE

A breve le lavoratrici ed i lavoratori del Comparto Artigiano che attendono il pagamento della cassa integrazione per le sospensioni dal lavoro dei mesi scorsi dovrebbero veder perfezionato il loro buon diritto. Il Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato, FSBA, unico soggetto abilitato a corrispondere l’ammortizzatore sociale in questo settore economico, conta di provvedere al pagamento delle prestazioni per il mese di giugno (solo parzialmente coperto in precedenza) e per il mese di luglio, ma anche per i mesi antecedenti nell’arco di quest’anno per le tante posizioni i cui dati sono stati caricati solo nelle ultime settimane. Perché si possa passare al pagamento della prestazione, infatti, è necessario che i consulenti del lavoro, i centri servizio o le singole aziende abbiano inserito nello specifico sistema informatico del Fondo tutti i dati delle assenze effettive. Buona parte dei ritardi nei pagamenti lamentati dai potenziali beneficiari sono proprio dovuti ai tempi lunghi nella messa a disposizione di informazioni, tanto dettagliate quanto indispensabili.

C’è, ovviamente, un’altra condizione necessaria: che FSBA riceva le risorse economiche da parte del Ministero del Lavoro. Per la verità una buona dotazione finanziaria, per far fronte all’emergenza Covid e alla cassa integrazione connessa, è già stata destinata a questo Fondo, ma viene erogata a tranches, man mano che si verifica il fabbisogno.

Ed ecco la notizia: lunedì il Ministero del Lavoro ha chiesto a FSBA di fare un po’ di conti e quantificare la somma necessaria a pagare le pratiche complete e pronte per il pagamento. Il Fondo ha deciso di lasciare ancora alcuni giorni di tempo per il caricamento dei dati, il sistema verrà “fatto girare” nella notte di domenica in modo che lunedì mattina sia possibile documentare al Ministero stesso le necessità economico finanziarie. A quel punto solo qualche giorno di attesa, una trafila burocratica che dovrebbe essere più veloce di altre volte (perché le somme sono già destinate) e, appena i soldi saranno nella disponibilità del Fondo, nell’arco di poche ore verranno pagate le prestazioni a lavoratrici e lavoratori, direttamente a loro o per il tramite delle aziende, dal centro o con la collaborazione degli Enti bilaterali regionali (che, anch’essi, hanno già la macchina operativa “in caldo”).

I conteggi di questo fine settimana, però, avranno anche un’altra importanza: faranno capire come sta andando la fruizione della cassa integrazione nel comparto artigiano, il cosiddetto “tiraggio”, cioè quante imprese hanno ricominciato – certamente fra mille difficoltà – a lavorare, a produrre, a tenere in servizio i propri dipendenti. Se e come si comincia a vedere una luce in fondo al tunnel di questa epidemia che sempre più si avverte di come è stata, o come è, anche una crisi economica, produttiva, occupazionale.

Proprio sulla base di questi dati sarà possibile capire quanto necessita, con previsione in qualche modo attendibile, al Fondo degli artigiani fino alla fine dell’anno, dopo aver pagato le prime 12 settimane di cassa integrazione di quest’anno, cui se ne sono aggiunte altre 28 utilizzabili, per l’appunto, entro dicembre. Altra informazione chiesta dal Ministero del Lavoro a FSBA.


IL MINISTERO DEL LAVORO ATTESTA L’EQUILIBRIO FINANZIARIO DI FSBA

Al Ministero del Lavoro compete, in ottemperanza a quanto previsto dall'art. 35 del D.lgs. 14 settembre 2015, n. 148, e dal decreto interministeriale n. 95581 del 2016, esaminare il piano finanziario di attività 2020, redatto a consuntivo dal Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato. Questo è stato predisposto dagli uffici di FSBA con i Consulenti, esaminato dal Collegio dei Sindaci Revisori dei Conti, certificato da una Società specializzata, approvato - all’unanimità - dall'Assemblea di FSBA in data 28 giugno.  

Il Ministero ha rilevato il saldo che, al netto delle prestazioni erogate, vede notevoli somme relative alla contribuzione correlata di competenza anno 2020 ma ancora da versare all’INPS.

Inoltre, sempre a parere del Ministero del Lavoro, emerge un patrimonio netto (Fondo comune) in attivo e il risultato del conto economico in pareggio. “Pertanto, alla luce dei dati indicati da FSBA, risulta attestato un sostanziale equilibrio finanziario del fondo e che l’ente non ha erogato prestazioni in carenza di disponibilità.”

Un riconoscimento importante e autorevole, per un’intensa e impegnativa attività del Fondo bilaterale, in un anno difficile (per le imprese, per lavoratrici e lavoratori, per l’intero mondo del lavoro, anche artigiano).  


FSBA. ANNULLATE LE SENTENZE DEL TAR DEL LAZIO

Il Consiglio di Stato annulla le sentenze del TAR del Lazio che vennero raccontate, qualche mese fa, come il NON obbligo di contribuzione al Fondo di Solidarietà Bilaterale FSBA da parte delle aziende artigiane, che pure stavano e stanno ricevendo per i loro dipendenti la cassa integrazione per Covid.

Il Consiglio, peraltro in una composizione particolarmente autorevole, a cui si era rivolto il Fondo che eroga, in via esclusiva e per obbligo di legge, l’ammortizzatore sociale alle lavoratrici ed ai lavoratori del Comparto artigiano, ha dichiarato di non possedere come giudice amministrativo la giurisdizione per decidere sull’obbligo contributivo e ordina la riassunzione della controversia innanzi al Tribunale ordinario in funzione di giudice del lavoro, in considerazione del fatto che la materia è regolata da norme previdenziali (oltre che da norme di contratto collettivo, a cui la legge ha delegato tali funzioni costitutive di FSBA).

Quando, anche nelle procedure del Fondo, si parla di “obbligo di iscrizione” questo deve intendersi come un mero profilo burocratico del più importante obbligo di contribuzione a favore di FSBA ex l. 88/1989 e art. 27 d.lgs. 148/2015. Questo ha sempre sostenuto il Fondo degli Artigiani. Ed è questa la materia di cui si occuperà il Tribunale ordinario di Roma, in funzione di giudice del lavoro, che per fine novembre 2021 ha già programmata l'udienza. 

Nel frattempo, le prime linee che sembrano definirsi attorno alla riforma degli ammortizzatori sociali su cui lavora il Ministro Orlando definirebbero in modo ancora più chiaro il potere di riscossione coattiva in capo a FSBA.

Con buona pace per coloro che hanno strombazzato le sentenze del TAR del Lazio del dicembre scorso come un “tutti hanno diritto agli ammortizzatori, nessuno ha l’obbligo di pagare il Fondo”, come se FSBA fosse un autobus su cui si sale e da cui si scende alla bisogna (e senza pagare nemmeno il biglietto!).


FSBA, OPERAZIONE PAGAMENTI TERMINATA

Gli ultimi mandati di pagamento - diretti a lavoratrici/lavoratori o tramite le imprese - ieri a tarda ora. Oggi un po' di controlli e verifiche e, contemporaneamente, le operazioni bancarie. Le strutture bilaterali che provvedono loro al pagamento dell'ammortizzatore sociale (Piemonte, Valle d'Aosta, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Marche, Lazio, Campania) allertate per tempo, stanno già agendo.

Tutto quanto FSBA si era ripromesso di fare, a fronte del conferimento dei 76 milioni (legge di stabilità) e dei 130 milioni (decreto Sostegni), è stato fatto.

Per la stragrande maggioranza dei beneficiari interessati é stata pagata la cassa integrazione fino a maggio compreso, ma molti stanno ricevendo, in queste ore, anche quanto spettante per giugno.

Sono anche stati accantonati i fondi per il pagamento all'INPS della contribuzione correlata; anzi, anche le ultime erogazioni sono state segnalate all'Istituto per accorciare i tempi di versamento e accreditamento.

Se ora ci sono ritardi, questo può essere dovuto solo ai tempi degli istituti bancari o a pratiche che, se pure inserite a sistema, non sono state completate con i giorni di sospensione (dato, questo, essenziale per determinare l'importo spettante e senza il quale il Fondo non è nelle condizioni di pagare alcunché).

Altrettanto, se qualche lavoratrice/lavoratore lamenta mancati o inadeguati pagamenti per l'anno passato, é meglio si rivolga al più presto, direttamente o tramite il sindacato, all'impresa o al consulente della stessa per chiarire la faccenda: a FSBA non risultano erogazioni in sospeso, magari solo un po' di pratiche ancora in lavorazione o incomplete (ogni settimana eroghiamo qualcosa riferito all'anno passato per domande che, via via, vengono perfezionate).

A FSBA ci siamo dedicati a tutta questa serie di operazioni, lasciando per un momento da parte i dovuti riscontri a chi pone domande, presenta situazioni particolari, chiede chiarimenti. Nei prossimi giorni proveremo a recuperare.

P. S. : Agli insulti arrivati no, a quelli non abbiamo intenzione di dar seguito.


ED ECCO I 130 MILIONI.

RIPARTONO I PAGAMENTI DI FSBA, QUESTA VOLTA PER LE 28 SETTIMANE DEL DECRETO SOSTEGNI

Questa mattina, martedì, sono stati accreditati sul conto del Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato oltre 130 milioni. Questi sono parte del finanziamento del “Decreto Sostegni” per il pagamento delle ulteriori 28 settimane di cassa integrazione alle lavoratrici e lavoratori le cui aziende hanno già esaurito le 12 settimane della Legge di stabilità. Ovviamente, si tratta sempre dell’ammortizzatore sociale per Covid.

Gli uffici del Fondo e le articolazioni regionali che collaborano nell’attività di materiale pagamento della prestazione sono già a lavoro per corrispondere, direttamente ai lavoratori o tramite le aziende, i pagamenti. Questi si distribuiscono sui mesi di aprile, maggio e una parte di giugno 2021 (per le aziende I cui consulenti avevano già caricato i dati delle assenze).
L’arrivo di queste risorse era atteso e, con questi pagamenti che seguono quelli realizzati la settimana scorsa con i 76 milioni della finanziaria, la situazione emergenziale va normalizzandosi e si accorciano i tempi di attesa del pagamento della cassa integrazione nel comparto artigiano.


ARRIVATI 76 MILIONI.

RIPARTONO I PAGAMENTI DI FSBA

Pochi minuti fa sono stati accreditati sul conto del Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato oltre 76 milioni. Si tratta della ulteriore tranche di finanziamento della cassa integrazione per Covid, una quota parte di quanto disposto dalla Legge di Stabilità per pagare le prime 12 settimane di ammortizzatore sociale.

Gli uffici del Fondo e le articolazioni regionali che collaborano nell’attività di materiale pagamento della prestazione sono già a lavoro per corrispondere, direttamente ai lavoratori o tramite le aziende, i pagamenti che si distribuiscono sono relativi al pagamento di aprile, maggio e una parte di giugno 2021 e al completamento dei mesi precedenti.

Visti i tempi di perfezionamento delle procedure amministrative è molto probabile che già all’inizio della prossima settimana vengano resi materialmente disponibili altri 130 milioni. Questi sono parte del finanziamento del “Decreto Sostegni” per il pagamento delle ulteriori 28 settimane di cassa integrazione. Anche per questa operazione di pagamento delle prestazioni per aprile, maggio e parte di giugno il Fondo agirà tempestivamente utilizzando tutte le risorse nel giro di poche ore.


A FSBA SERVONO 207 MILIONI PER PAGARE – AL PIU’ PRESTO – LA CASSA INTEGRAZIONE

I due decreti con cui i Ministri del Lavoro e dell’Economia “assegnano” le risorse economiche a FSBA hanno completato il loro iter.

In base alla Legge di stabilità del 2021 (meglio chiamarla DL 178) che ha stabilito 12 settimane di cassa integrazione da utilizzare entro fine giugno, in aggiunta ai 337,5 milioni già assegnati e totalmente spesi a maggio, sono stati attribuiti altri 200 milioni. Al Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato questa notte hanno fatto girare le macchine e quest’oggi viene presentata la rendicontazione e la richiesta al Ministero del Lavoro: euro 76.460.927,69. Con questi soldi ci si pagano un po’ di prestazioni di gennaio, febbraio e marzo (perché i dati sono stati inseriti in ritardo nel sistema) ma anche di aprile e maggio: quelle che fanno capo, per l’appunto, alle 12 della legge finanziaria.  

Nel frattempo, come si ricorderà, il DL 41 conosciuto come “Decreto Sostegni” aveva aggiunto altre 28 settimane, da utilizzare in sequenza alla prima serie ed entro il prossimo mese di ottobre. Con il Decreto di attribuzione a FSBA, come prima tranche, sono stati assegnati 412,5 milioni. Anche in questo caso: i conti delle pratiche complete e liquidabili presenti nel sistema FSBA portano a euro 130.615.527,77. Questo il fabbisogno e questa la richiesta presentata oggi dal Fondo al Ministero del Lavoro. Cosa ci si paga? Per qualcuno anche gli ultimissimi giorni di marzo, per la gran parte aprile e maggio, per qualcuno che ha a che fare con consulenti particolarmente solerti anche giugno.

A questo punto, avanzate le richieste da parte di FSBA e documentato il fabbisogno (per un totale di più di 207 milioni, sui due diversi filoni di finanziamento) occorre attendere i due decreti di trasferimento (cioè la materiale messa a disposizione delle somme). I tempi di attesa non dovrebbero essere lunghi, pur essendo complessi i diversi passaggi, compreso quello per Banca d’Italia.

Ultima annotazione: dal momento che le somme “assegnate” al Fondo per l’Artigianato non sono di poco conto (più di 600 milioni, a ben vedere), le future richieste di fabbisogno e di materiale conferimento potrebbero essere realizzate dal Fondo, e riscontrate dal Ministero con una sollecita erogazione, con una tempistica più breve. Magari di mese in mese, come le lavoratrici ed i lavoratori meriterebbero a pieno titolo.