Tredici mesi fa la Legge di Stabilità per il 2022 riformava gli ammortizzatori sociali, secondo l’impostazione dell’universalismo differenziato.
Cioè, cassa integrazione per tutte le lavoratrici e i lavoratori di qualsiasi tipologia, uguali trattamenti seppur calibrati sulle specifiche esigenze delle aziende dei diversi comparti produttivi.
Prestazioni di cassa integrazione assicurate in ogni contesto lavorativo, contribuzione a carico delle imprese e dei dipendenti, differenziazione delle prestazioni per le aziende sotto o sopra i 15 dipendenti, durata, causali, procedure, modalità di sottoscrizione degli accordi sindacali, soggetti chiamati a gestire il tutto.
Da quella norma di legge, il Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato ne è uscito rafforzato: le aziende artigiane sono obbligate a contribuire a questo Fondo, che ovviamente ha la potestà della riscossione coattiva, l’esperienza specifica consente al Fondo di adeguare la norma generale alle specificità dei bisogni di imprese e lavoratrici/lavoratori del comparto.
Dall’approvazione della Legge Finanziaria è partita una intensa fase di confronto fra le forze sociali che hanno costituito FSBA alcuni anni fa, continui contatti con il Ministero del Lavoro, nelle sue diverse articolazioni, definizione dei contenuti per la nuova stagione del Fondo dell’Artigianato.
Il 2 settembre, le Organizzazioni Sindacali (CIGL, CISL e UIL) e le Associazioni Datoriali (Confartigianato, CNA, Casartigiani e CLAAI) hanno sottoscritto un Accordo Interconfederale che, per l’appunto, seguendo i contenuti della legge generale fissa le caratteristiche delle prestazioni erogate, i percorsi per l’erogazione di queste, le modalità di regolarizzazione della riscossione.
A questo Accordo è seguita l’adozione, prima da parte del Consiglio e poi dell’Assemblea del Fondo, del Regolamento che va a sostituire quello in operatività, seppur con qualche modifica realizzata nel tempo, fin dalla istituzione di FSBA.
L’ulteriore passo in avanti è stato compiuto oggi da parte del Consiglio Direttivo che ha preso atto e licenziato le procedure operative pianificate dalla Direzione e dagli uffici tecnici, con la stretta collaborazione degli Enti Bilaterali Regionali che sono chiamati a collaborare nella realizzazione dell’intero processo.
Anche le procedure informatiche sono state oggetto di profonda rivisitazione, testate e sono ora disponibili.
Il percorso è stato completato e da oggi in poi parte una nuova stagione del Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato.
Molte sono le novità che rendono possibile l’erogazione della cassa integrazione alle imprese artigiane tenendo in debito conto le loro specifiche produttive e i particolari bisogni per far fronte a momenti di crisi.
È prevista una cassa integrazione per 26 settimane nell’arco del biennio, per eventi ordinari o straordinari, per tutte le imprese fino a 15 dipendenti; al di sopra di questo parametro è prevista anche la cassa integrazione straordinaria della durata di 12, 24 o 36 mesi per specifiche causali; tutte le aziende sono tenute al versamento di una somma pari allo 0.60% della retribuzione (un quarto della somma a carico del dipendente), a cui si aggiunge lo 0.40% a carico delle imprese con più di 15 dipendenti; le aziende che fossero state irregolari negli anni passati hanno a disposizione una procedura semplice e un calcolo forfettario per mettersi in regola e, d’altra parte, FSBA si sta attrezzando per andare a riscuotere il dovuto da parte delle ditte che negli anni avessero evaso l’obbligo contributivo, il tutto finalizzato anche all’emissione del modello DURC; la prestazione può essere richiesta solo dopo il raggiungimento di un Accordo Sindacale e quanto dovuto come sostegno al reddito, come già avveniva, potrà essere erogato direttamente alla lavoratrice/lavoratore oppure per il tramite dell’impresa; ogni qual volta viene pagata la cassa integrazione, il Fondo provvede al versamento all’INPS della contribuzione previdenziale correlata. Molte altre sono le modifiche introdotte al preesistente regolamento e vale la pena andarsi a vedere il tutto direttamente sul portale del Fondo.
Grande soddisfazione esprime il Presidente Vendemiano Sartor per il risultato raggiunto, nel pieno rispetto dei tempi assegnati dal legislatore e con la costante ricerca di un consenso fra le parti.
Altrettanto il Vice Presidente Mauro Sasso evidenzia come si ampli la protezione delle lavoratrici e dei lavoratori proprio nei momenti di maggior difficoltà che le imprese possono attraversare in ragione dell’andamento di mercati, dell’approvvigionamento delle materie prime e degli eventi meteo-climatici eccezionali. Questa protezione viene assicurata anche quando l’impresa è impegnata in piani di ristrutturazione produttiva di larga portata o di rimodulazione degli impianti e dei processi.
Il Direttore Valter Recchia conferma la piena funzionalità delle procedure, l’operatività dei sistemi informatici, particolarmente ricchi e articolati, in modo che il tutto possa rispondere appieno alle domande inoltrate dalle imprese ed ai bisogni dei dipendenti posti in sospensione lavorativa.
Si è agito, nel corso di questi tredici mesi, alla luce della volontà del legislatore di far sì che siano le forze sociali del comparto a strutturare e rendere operativa l’azione dello specifico strumento bilaterale. FSBA, peraltro, è forte dell’esperienza maturata nel corso degli anni, quando, soprattutto nella fase della pandemia, si è trovato a gestire centinaia di migliaia di domande e a proteggere il reddito di 800 mila lavoratrici e lavoratori dipendenti da 242 mila imprese. FSBA, quindi, è pronto ad affrontare questa nuova stagione, grazie alla consapevolezza e alla capacità di confronto e di sintesi delle Organizzazioni Sindacali e delle Associazioni Datoriali e alla pronta efficienza dell’intera macchina operativa della bilateralità artigiana.